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«L'immaginazione è l'anticamera, un po' in disordine, di quella stanza dove poi l'opera appare» (Giulio Paolini). "Sale d'attesa" è il titolo di una serie di collage che Paolini ha realizzato attorno ad una stessa scena: un divano e due poltroncine, del suo studio torinese in via Po, che divengono lo sfondo di immaginazioni, visioni, personaggi - leggii e cavalletti, mondi accartocciati e disegni, pianeti e colori. "Attesa" come interstizio significante in cui l'arte "attende" (nel significato di "applicarsi"). Come nelle parole di Andrea Cortellessa, autore del testo in catalogo, «... le Sale d'attesa sono nella sua opera il luogo della massima concentrazione meta-pittorica e, al tempo stesso, della massima clausura nell' "intérieur". ... Come nel cosmo di Blanchot e in quello di Borges ..., in quello di Paolini il luogo in cui si "dimora" compie il miracolo di "arrestare" il tempo e, insieme, annullare l'identità individuale». Il volume è pubblicato in occasione dell'omonima mostra alla Repetto Gallery di Londra (20/06 - 20/09/2019), dove sono stati selezionati 25 collage del lavoro dell'artista del 2011-12, riprodotti nel libro e accompagnati da schede di approfondimento.